Sindrome dell’intestino irritabile: sintomi e rimedi

Parleremo di un disturbo notevolmente diffuso, che colpisce soprattutto il genere femminile dai 20 ai 50 anni: la sindrome dell’intestino irritabile.

Cos’è

Noto anche come “colite spastica”, il disturbo è causato da un’alterata comunicazione tra sistema nervoso e muscoli intestinali: l'intestino diventa sensibile, poiché i muscoli rispondono con troppa o troppo poca intensità a determinati stimoli. Come conseguenza si avvertono dolore addominale,  crampi, nausea, costipazione, meteorismo con gonfiore addominale aggravati da un’alterazione della funzione intestinale che può manifestarsi sotto forma di diarrea o di stipsi.

Nell'intestino irritabile, generalmente, si alternano periodi di diarrea, di stipsi e di normalità nell'evacuazione. Ciò influisce sulla qualità della vita dato che diviene impossibile fare programmi: lavorare, oppure fare viaggi, anche se brevi, può divenire difficoltoso a causa della motilità del colon.

 

Le cause

Non è nota una causa specifica, i ricercatori sono ancora in fase di studio.

Una cosa però è certa: l’intestino dei pazienti che ne soffrono è particolarmente sensibile e reagisce in modo inadeguato ad alcuni cibi o allo stress.

 

Dieta

Dopo aver diagnosticato il disturbo, il medico studia una dieta che possa alleviare o ridurre i sintomi, anche in fase acuta, e portare gradualmente ad una loro regressione .

Non è ancora stato possibile individuare una dieta comune a tutti i pazienti, proprio perché non tutti sono sensibili agli stessi alimenti.

Per individuare la dieta più indicata sarebbe necessario circoscrivere il sintomo prevalente: stipsi, diarrea o meteorismo?

Per questo tenere un diario rappresenta una pratica molto utile: annotare gli alimenti che infastidiscono l’intestino, eventuali periodi dell’anno durante il quale il disturbo si presenta e in generale, individuare una correlazione tra fattori ambientali e la presenza della sindrome dell’intestino irritabile è fondamentale per fronteggiare questa patologia.

Ma non disperate: dagli studi è comunque emerso che esistono una serie di alimenti che contribuiscono alla motilità intestinale di chi soffre della sindrome del colon irritabile.

In particolare:

  • Caffé
  • The
  • Bevande contenenti caffeina
  • Bevande gasate
  • Spezie
  • Dolcificanti
  • Latte
  • Marmellata

Questi cibi nella maggior parte dei casi accentuano il disturbo, ma individuare la tipologia di sintomo che prevale quando si è affetti dalla sindrome dell’intestino irritabile e prendere nota dell’evoluzione della patologia è davvero un passo importante verso il miglioramento del benessere intestinale.

In generale se il sintomo prevalente è la stipsi, si consiglia di aumentare le fibre ingerite con la dieta (frutta e verdura), bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno e aumentare l'attività fisica. Le fibre solubili (semi di lino, legumi) ammorbidiscono le feci e riducono i crampi, mentre le fibre insolubili (crusca, cereali) riducono la diarrea poiché assorbono liquidi.

Se le fibre creano qualche disagio, si possono introdurre in modo graduale integrando con liquidi e attività fisica.

Se il sintomo prevalente è il dolore si consiglia di evitare le sostanze fermentanti (legumi, cavoli, cipolle, broccoli, spinaci, prugne, mele, ciliegie, banane, latte, panna, gelati, cibi molto grassi, fritti, cereali integrali).

Prevenire

Individuare le situazioni che portano all’acutizzarsi della malattia, e correre ai ripari seguendo una dieta adeguata o rilassando il sistema nervoso, è la soluzione migliore per imparare a convivere con il disturbo.

Praticare sport, fare training autogeno e condurre attività che permettono di rilassarsi e sfogare lo stress accumulato quotidianamente vi condurrà verso un intestino più felice.

 

Rimedi

 

Oltre ai fermenti lattici che sono in grado di rinforzare l’intestino, ci sono prodotti specifici che possono contrastare i sintomi prevalenti:

  •  per il dolore si suggeriscono antispastici, che agiscono riducendo lo spasmo;
  • per il gonfiore addominale si suggescono antimeteorici che assorbono l’aria riducendo la sensazione di pancia gonfia;
  • per la stipsi farmaci che aumentano la motilità o le fibre che formando massa o richiamando acqua nell’intestino facilitano la progressione delle feci;
  • per la diarrea, loperamide, che agisce riducendo la peristalsi dell’intestino o farmaci adsorbenti, che assorbendo liquidi, rendono le feci più consistenti. Scopri qui.