Sport di resistenza: cardiopolmonare o muscolare?

Triathlon, ciclismo e corsa sono solo alcuni tra gli sport di resistenza.

Gli atleti che si cimentano negli sport di questa categoria si concentrano maggiormente sulla capacità cardiopolmonare, ma diversi studi confermano che avere muscoli vigorosi è importante anche negli sport di resistenza.

Come allenarsi allora?

Bisognerà individuare il numero esatto di ripetizioni per ogni esercizio, teso ad allenare sia la forza che la resistenza, pianificando l’allenamento secondo metodologie moderne.

Per contestualizzare nel modo corretto la forza nell’ambito delle prestazioni di endurance bisogna dunque avere le idee chiare sugli obbiettivi dei due allenamenti: quello aerobico, teso a migliorare il consumo massimo di ossigeno e a razionalizzare  l’attività  muscolare, e quello relativo alla forza, che è finalizzato a potenziare la resistenza della muscolatura.

Le determinanti che intervengono in quest’ultimo caso sono tre: velocità degli impulsi neuromuscolari, dimensioni del muscolo e coordinamento delle fibre muscolari.

Anche diversi studi confermano che allenare la forza muscolare influisce in modo positivo sulla meccanica muscolo-scheletrica, con un impatto altrettanto positivo sull’ottimizzazione delle energie grazie al miglioramento del gesto tecnico.

In sintesi, la combinazione di esercizi che stimolano la capacità cardiopolmonare e la forza muscolare è il modo migliore di allenarsi.

Un’influenza positiva è inoltre esercitata dall’equilibrio tra fabbisogno energetico e i sali minerali richiesti dal nostro organismo.

Esistono a questo proposito specifici prodotti che consentono agli sportivi di ottimizzare I risultati dell’allenamento e di supportare l’organismo durante lo sforzo.  

Per l’allenamento di resistenza cardiopolmonare sono indicati:

- maltodestrine: suggerite in caso di sforzo fisico prolungato (1,5 ore), garantiscono un apporto costante di energia mantenendo la glicemia stabile. Inoltre, sviluppano una pressione osmotica minore rispetto ai carboidrati semplici a basso peso molecolare e quindi consentono un più rapido svuotamento gastrico, sono perciò più rapidamente assorbiti;

- aminoacidi ramificati (BCAA): intervengono nei processi metabolici tramite i quali si ottiene energia dalle proteine, quindi vanno integrati solo in caso di allenamenti di resistenza prolungati;

- vitamine e sali minerali: contrastano lo stress ossidativo e sopperiscono ad eventuali carenze;

- carnitina: favorisce il metabolismo dei grassi risparmiando il glicogeno muscolare.

Per il potenziamento muscolare gli integratori suggeriti sono:

- proteine in polvere: importanti per lo sviluppo muscolare e per evitare il catabolismo cioè il consumo di proteine come fonte di energia, nel caso in cui non ci sia sufficiente apporto di proteine con l’alimentazione;

- creatina: favorisce il recupero, la forza e le prestazioni durante l’attività motoria, poichè consente di caricare le riserve energetiche dell’organismo;

- aminoacidi ramificati (BCAA): favoriscono il recupero in caso di allenamento particolarmente intenso e prolungato;

- sali minerali: per reintegrare  quelli persi con la sudorazione durante l’allenamento;

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