Candidosi

Con il termine candidosi si intende un’infezione dal fungo (micete) Candida Albicans, solitamente commensale sia nelle donne che negli uomini cioè che vive naturalmente nell’organismo (nella flora batterica vaginale e intestinale). Possono esserci delle situazioni in cui questo fungo diventa patogeno e sviluppa l’infezione; molte donne almeno una volta nella vita hanno sofferto di candidosi, in alcune si manifesta spesso e in questo caso parliamo di candidosi recidiva.

Tra le varie motivazioni per cui si sviluppa la candidosi ci sono le terapie immunodepressive, antibiotiche, contraccettivi orali ma anche uso di indumenti aderenti e sintetici. La candida per svilupparsi ha bisogno di tre fattori principali: un ambiente acido, zuccheri e ferro, quindi dovremo lavorare su questi componenti per eliminare l’infezione, modulando l’alimentazione.

I sintomi più ricorrenti sono: prurito, bruciore intenso, arrossamento delle mucose, secrezioni vaginali biancastre, cute lesa nell’area vaginale e attorno alla zona genitale.

Aver cura del proprio corpo è il primo passo per ridurre al minimo il rischio di candidosi, evitando lo stress e mantenendo uno stile di vita sano. Una dieta povera di zuccheri semplici e di lieviti può aiutare a ridurre le possibilità di proliferazione patogena della candida. Durante il ciclo mestruale ricordarsi di cambiare spesso gli assorbenti sia interni che esterni, usare saponi intimi specifici, asciugarsi da davanti verso dietro dopo essere andata in bagno.

In commercio esistono dei rimedi naturali che possono contrastare la candidosi, ecco alcuni principi attivi da ricercare nelle formulazioni:

-          Semi di pompelmo: hanno un’azione antimicrobica, andando a rompere proprio la struttura del fungo creandosi quindi necrosi.

-          Lattoferrina: aumenta le difese immunitarie con la sua azione antiossidante e sequestra il ferro dall’intestino, inibendo la crescita del fungo

-          Biotina: blocca la crescita e lo sviluppo del micete

-          Probiotici sia in compresse da deglutire che vaginali: per promuovere la ricolonizzazione dell’intestino dai fermenti lattici “buoni”

Se tutto ciò non dovesse bastare potrete rivolgervi al vostro farmacista o medico di fiducia per valutare una terapia antimicotica adatta, o per via orale o per uso locale.