Far bene al CUORE

La salute dell’apparato cardiovascolare è importante per l’intero organismo, perché rifornisce tutte le cellule di nutrienti ed ossigeno, raccogliendo dai tessuti anidride carbonica e materiale di scarto. Il sangue scorre attraverso una fitta rete di vasi di diverso calibro, grazie alla spinta del cuore, un muscolo che si contrae e si rilassa per pompare il sangue fino alle estremità del corpo. Al giorno d’oggi le malattie che colpiscono il sistema cardiovascolare sono riconosciute tra le prime cause di mortalità ed invalidità: tra queste le principali sono ischemia cardiaca, infarto acuto del miocardio, angina pectoris e ictus. Esistono fattori di rischio predisponenti non modificabili come età, sesso e familiarità, ma per prevenire e scongiurare questi eventi patologici il più possibile è fondamentale agire sui fattori modificabili: vita sedentaria, fumo, abuso di alcol ed alimentazione scorretta. Questi fattori, infatti, predispongono a diabete, obesità, ad avere una circonferenza addominale maggiore di 102 cm nell'uomo o di 88 cm nella donna, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa, direttamente correlabili con le malattie cardiovascolari. Anche se colpiscono di più gli uomini rispetto alle donne, e in anticipo di almeno dieci anni, nelle donne i sintomi degli eventi cardiovascolari, spesso più gravi, sono più difficilmente riconoscibili e localizzabili, ritardando il ricorso a cure d’emergenza. Sulla base delle caratteristiche individuali, è possibile agire sui fattori di rischio modificabili:

-       adottando uno stile di vita sano, praticando attività fisica moderata e seguendo un’alimentazione ricca di frutta, verdura e pesce, con pochi grassi animali, carni rosse, salumi, formaggi e dolci;

-       cambiando alcuni comportamenti, come smettere di fumare ed evitare l’assunzione di alcol;

-       controllando il consumo di sale e le calorie assunte e seguendo una dieta in caso di sovrappeso e/o obesità.

I fronti importanti su cui agire in prevenzione sono il controllo della pressione arteriosa, dei livelli plasmatici di colesterolo e trigliceridi, ed evitare il diabete. Per sostenere la funzionalità del cuore, soprattutto in caso di scompenso cardiaco, è utile, accanto ai medicinali, un integratore alimentare di coenzima Q10, un enzima che interviene nella produzione di energia nei mitocondri, ha azione antiossidante e allevia la miopatia associata all’assunzione di statine.

Far bene al cuore

I valori di colesterolemia attualmente considerati ottimali sono inferiori a 100 mg/dL o a 70 mg/dL in caso di alto rischio cardiovascolare. I farmaci maggiormente impiegati nel trattamento dell’ipercolesterolemia con rischio cardiovascolare medio-alto sono le statine, che tra gli effetti indesiderati causano dolori muscolari. Per contribuire al controllo dei livelli di colesterolo si può assumere Lipidefence 20 compresse di ÈQUI, un rimedio naturale con riso rosso fermentato (grazie alla molecola monacolina K, che riduce la sintesi di colesterolo), berberina (agisce a livello epatico, facilitando l’eliminazione del colesterolo cattivo direttamente dal sangue), policosanolo (ipolipemizzante) ed antiossidanti. Si consiglia di assumere una compressa al giorno la sera.

Assumere Omega 3

Un apporto significativo di Omega 3 comporta una diminuzione della trigliceridemia (concentrazione dei trigliceridi nel sangue), ha azione protettiva sul cuore e riduce la pressione sanguigna. Omegaqui di ÈQUI è un integratore alimentare di acidi grassi Omega 3 (EPA+DHA) derivati da olio di pesce: 250 mg di EPA e DHA al giorno sono utili per la normale funzione cardiaca, 2 g al giorno contribuiscono al mantenimento di livelli normali di trigliceridi e 3 g al giorno contribuiscono al mantenimento di una normale pressione sanguigna.

Associare il coenzima Q10

Il coenzima Q10 supporta la produzione energetica, regolarizza la pressione e la contrazione del muscolo cardiaco, aiutando a stabilizzare la patologia cardiaca. Poiché le statine causano una riduzione di coenzima Q10, le cui fonti con la dieta sono insufficienti a coprirne la carenza, si consiglia di assumere coenzima Q10 di Solgar, anche fino a 100 mg/die come dosaggio, in concomitanza con la terapia a base di farmaci statine o l’integrazione con riso rosso fermentato, per ridurre il dolore e l’affaticamento nei pazienti che avvertono dolori muscolari senza diagnosi di rabdomiolisi e miositi.