Betadine Gel Disinfettante 10% 100g

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Codice prodotto
68762
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Betadine gel è un medicinale in soluzione antibatterica a base di iodopovidone efficace nel disinfettare piccole ferite e infezioni della pelle, grazie all'attività terapeutica contro batteri, funghi, protozoi, lieviti e alcuni virus.
Maggiori Informazioni
Betadine

Codice Ministeriale: 023907138

Caratteristiche

 

Categoria farmacoterapeutica 

 

Antisettici e disinfettanti. 

 

Indicazioni

 

Disinfezione edella cute lesa (ferite, piaghe ecc...). 

 

Controindicazioni/effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; ipertiroidismo. Non usare in bambini di eta' inferiore ai 6 mesi.

Posologia

Applicare 2 volte al giorno secondo necessita' direttamente sulla zona colpita uno strato leggero di gel. 3 g di gel pari a circa 15 cm (contenenti 30 mg di iodio) sono sufficienti a trattare un'area di 10 cm di lato. NON SUPERARE LE DOSI CONSIGLIATE.

Formato:

Tubo da 100 g.

Composizione
Principio attivo:
- iodopovidone
Eccipienti:
- polietilenglicole 400
- polietilenglicole 4000
- polietilenglicole 6000
- acqua depurata


Analisi quantitativaper 100 ml
Iodopovidone (al 10% di iodio)10 g

Avvertenze

Precauzioni d'uso

Non usare per trattamenti prolungati. Particolare cautela va usata inpazienti con preesistente insufficienza renale che necessitino di regolari applicazioni di Betadine su cute lesa. Solo per uso esterno. L'uso specie se prolungato puo' dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso interrompere il trattamento ed adottare idonee misureterapeutiche. I pazienti con gozzo, noduli tiroidei o altre patologietiroidee acute e non acute sono a rischio di sviluppare iperfunzione tiroidea (ipertiroidismo) a seguito di somministrazione di grandi quantita' di iodio. In questa popolazione di pazienti, la soluzione di iodopovidone non dovrebbe essere impiegata per un periodo di tempo prolungato e su estese superfici corporee se non strettamente indicato. Anchedopo la fine del trattamento bisogna ricercare i precoci sintomi di possibile ipertiroidismo e, se necessario, bisogna monitorare la funzione tiroidea. Non usare almeno 10 giorni prima di effettuare una scintigrafia o dopo scintigrafia con iodio radioattivo oppure nel trattamento con iodio radioattivo del carcinoma tiroideo. La popolazione pediatrica ha maggior rischio di sviluppare ipotiroidismo a seguito di applicazioni di dosi elevate di iodio. A causa della permeabilita' della cute e della loro elevata sensibilita' allo iodio, l'uso di iodopovidonedeve essere ridotto al minimo indispensabile nei bambini. Puo' esserenecessario un controllo della funzione tiroidea del bambino (ad esempio, livelli di T4 e TSH). Qualsiasi ingestione orale di iodopovidone daparte del bambino deve essere evitata. In eta' pediatrica usare solosotto stretto controllo e nei casi di effettiva necessita'. L'ingestione o l'inalazione accidentale di alcuni disinfettanti possono avere conseguenze gravi, talvolta fatali. Evitare il contatto con gli occhi. Betadine 10% soluzione cutanea, alcolica. La soluzione alcolica e' altamente infiammabile: deve asciugarsi completamente prima che venga applicato qualsiasi dispositivo (in particolare dispositivi chirurgici adalta frequenza). Nella preparazione pre-operatoria, evitare l'accumulosotto il paziente, in quanto possono verificarsi ustioni chimiche della cute. L'esposizione prolungata a condizioni di umidita' correlate alla soluzione puo' causare irritazione o, raramente, gravi reazioni cutanee. In caso di irritazione della pelle, dermatite da contatto o ipersensibilita', interrompere l'uso. Non scaldare prima dell'applicazione. Betadine 1% collutorio: e' necessario prestare attenzione in caso di uso orofaringeo per evitare l'inalazione di Betadine 1% colluttorioattraverso il tratto respiratorio poiche' puo' provocare complicazionicome polmonite. Cio' puo' verificarsi particolarmente in pazienti intubati.

Gravidanza e allattamento

Durante la gravidanza e l'allattamento, la soluzione di iodopovidone deve essere utilizzata solo se strettamente necessaria e alla minima dose possibile, a causa della capacita' dello iodio di attraversare la placenta e di essere secreto nel latte materno e per l' elevata sensibilita' del feto e del neonato allo iodio. Lo iodio, inoltre, si concentra maggiormente nel latte materno rispetto al siero, pertanto puo' causare ipotiroidismo transitorio con aumento del TSH (ormone stimolantela tiroide) nel feto o nel neonato.

Effetti indesiderati

In qualche caso bruciore od irritazione. in tal caso interrompere il trattamento. La reazione dello iodio con i tessuti lesi può ritardarne la cicatrizzazione. Può interferire con le prove di funzionalità tiroidea. 

 

Interazioni

Evitare l'uso contemporaneo di altri antisettici e detergenti. Il complesso polivinilpirrolidone-iodio e' efficace e stabile a valori di pHcompresi tra 2.0 e 7.0. E' possibile che il complesso reagisca con leproteine o altri composti organici insaturi, e che questo determini una riduzione della sua efficacia. L'uso concomitante di preparati con componenti enzimatiche per il trattamento di ferite determina un indebolimento degli effetti di entrambe le sostanze. Lo iodopovidone non deve essere usato contemporaneamente a prodotti contenti sali di mercurioo composti del benzonio, carbonati, acido tannico, alcali, perossidod'idrogeno, taurolidina e argento. L'uso di prodotti contenenti iodopovidone in concomitanza con altri antisettici contenenti octedina nellestesse sedi o in sedi adiacenti puo' provocare una momentanea colorazione scura delle aree interessate. L'effetto ossidativo delle preparazioni a base di iodopovidone puo' causare risultati falsi positivi di alcuni esami diagnostici di laboratorio (ad esempio test con toluidinao gomma di guaiaco per la determinazione dell'emoglobina o del glucosio nelle feci o nelle urine). Evitare l'uso abituale in pazienti in trattamento contemporaneo con litio L'assorbimento dello iodio dalla soluzione di iodopovidone puo' ridurre la captazione tiroidea dello iodio.Cio' puo' interferire con diversi esami (scintigrafia della tiroide,determinazione delle proteine leganti lo iodio, diagnostica con iodioradioattivo) e puo' rendere impossibile un trattamento pianificato della tiroide con iodio (terapia con iodio radioattivo). Dopo la fine deltrattamento, prima di eseguire una nuova scintigrafia e' necessario che trascorra un adeguato periodo di tempo.

Conservazione

Conservare a temperatura non superiore a 30°C. 

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EMANUELA C.   pubblicato il 20/08/2023 in seguito ad un ordine del 03/08/2023

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