Protezione solare, una questione di pelle

Come abbiamo già discusso in questo articolo, è importante proteggersi dalle radiazioni solari, in particolare dai raggi ultravioletti che penetrano in profondità nella pelle stimolando il rilascio di melanina. I raggi ultravioletti sono i responsabili dell’abbronzatura, ma anche di possibili scottature solari che possono avere un impatto negativo sulla pelle anche dopo alcuni anni, a causa della loro cancerosità.

Scegliere il solare adatto alla propria pelle è quindi fondamentale, come scegliere il SPF, ovvero il fattore di protezione solare, più adeguato. Il SPF fornisce un’indicazione numerica (da 0 a 50) che indica la capacità di bloccare i raggi del sole.

In generale è consigliabile partire da una protezione solare non inferiore a 15, in grado di assorbire il 93% dei raggi UVB, per poi passare a 30 (in grado di assorbirne il 97%) quando si svolge un’attività all’aperto per alcune ore.

La scelta di una protezione 50 o superiore è indicata in particolar modo per chi ha la carnagione molto chiara o per chi svolge ad esempio attività invernali ad altitudini molto elevate.

Per la scelta del solare corretto è inoltre importante identificare il proprio fototipo.
Esistono 6 fototipi da cui partire per capire di quale protezione potete aver bisogno:

  • Fototipo 1: capelli biondi o rossi con pelle molto chiara;
  • Fototipo 2: capelli biondi o castani con pelle chiara;
  • Fototipo 3: capelli biondo scuro oppure pelle molto sensibile;
  • Fototipo 4: capelli castani con pelle moderatamente sensibile;
  • Fototipo 5: capelli scuri e carnagione olivastra;
  • Fototipo 6: capelli scurissimi e pelle poco sensibile.

Possiamo quindi dividere in quattro fasce le diverse tipologie di protezioni, associate ai vari fototipi:

  • Bassa protezione (SPF 6-10), adatto a fototipi 5 e 6.
  • Media protezione (SPF 15-20-25), adatto a fototipi 3 e 4.
  • Protezione Alta (SPF 30-50), adatta ai fototipi 2.
  • Protezione Molto Alta (SPF 50+), adatta ai fototipi 1.

Nella selezione del prodotto è inoltre importante tener conto non solo della tipologia di carnagione, ma anche della durata e dell’orario di esposizione che pensiamo di sostenere, oltre che della località: in quanto i raggi UV posso variare sia all’aumentare dell’altitudine, sia all’avvicinarsi dell’equatore.