Stress ossidativo: cos’è e come si combatte

Abbiamo già parlato dei radicali liberi, che attaccando l’organismo producono il cosiddetto “stress ossidativo”.

I radicali liberi sono specie reattive instabili, infatti tendono a reagire con altre molecole tramite reazioni allo scopo di stabilizzarsi. Queste reazioni coinvolgono il trasferimento di elettroni e, se avvengono tra un radicale ed un'altra molecola non radicalica, si genera un nuovo radicale libero, che continua la reazione a catena, finchè due radicali si incontrano fermando la cascata di reazioni.

Nei processi chimici all'interno dell'organismo vengono normalmente rilasciati sia radicali liberi che ROS (Reactive Oxygen Species) oppure essi possono derivare da inquinamento, radiazioni ultraviolette, agenti chimici e stress. Per proteggere le cellule dai potenziali danni sono presenti dei sistemi di difesa (antiossidanti), che reagiscono con le specie radicaliche prima che queste possano attaccare le strutture biologiche. Se tali sistemi non ci fossero, le specie reattive coinvolgerebbero le molecole biologiche (DNA, lipidi e proteine), causando gravi danni cellulari.  

Se l’esposizione a specie ossidanti altamente reattive è eccessiva, l’azione degli antiossidanti può non essere sufficiente, innescando un fenomeno di stress ossidativo, che  danneggia le cellule e compromette la funzionalità dei tessuti. Con l’avanzare degli anni, i radicali liberi possono accumularsi all’interno dell’organismo, poiché trovano le condizioni ideali che permettono loro di proliferare in modo indisturbato, grazie anche ad un indebolimento dei meccanismi protettivi e delle difese immunitarie.

Quali danni per il nostro organismo?

I danni causati dai radicali liberi possono condurre il fisico verso patologie abbastanza gravi, difficili da riconoscere in modo tempestivo, che arrivano anche in età giovane a causa dello stress quotidiano e dei ritmi ai quali la vita di tutti i giorni sottopone gli individui.

Riconoscere i sintomi dello stress ossidativo non è facile, ma è possibile

Il mutamento della struttura cellulare dei tessuti dell’organismo in seguito all’aggressione da parte dei radicali liberi non è immediato, e non porta dunque con sé sintomi visibili.

Ad esempio i ROS possono attaccare le catene polinsature dei lipidi determinandone l'ossidazione (perossidazione lipidica): ciò determina danni alle membrane cellulari, che diventano permeabili e rendono le cellule più suscettibili ad invecchiamento prematuro.

Si tratta di un processo lento e graduale che si manifesta dal momento in cui le molecole chimiche si accumulano nei tessuti.

I sintomi

I sintomi dello stress ossidativo vengono spesso trascurati, e tendenzialmente si presentano sotto forma di emicrania, dolori muscolari, difficoltà nella digestione e sudorazione frequente.

L’infiammazione dei tessuti è tipica di chi va incontro a questo disturbo, e si configura come una risposta del sistema immunitario che, per combattere i cambiamenti,  si difende. Purtroppo, però, tale risposta può favorire l’insorgere di patologie croniche quali diabete, depressione, obesità, problemi cardiaci, malattie neurodegenerative (es. morbo di Parkinson, Alzheimer).

Come combattere lo stress ossidativo

Un regime alimentare ricco di cibi che stimolino e rinforzino le difese immunitarie rappresenta il modo più sano per combattere lo stress ossidativo.

Di seguito le vitamine da assumere per combattere i radicali liberi:

-          Vitamina A, contenuta nell’aglio, l’olio di merluzzo e la pappa reale

-          Vitamina E, presente nel mais, la soia e i cereali

-          Flavonoidi e bioflavonoidi, che si trovano nei broccoli, nei frutti di bosco, nel cacao, nelle cipolle, nell’uva e nei frutti di bosco

-          Carotenoidi, che abbondano nella zucca, le carote, le albicocche, nei pomodori e nelle verdure a foglia verde in generale

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