CURCUMA, UNA SPEZIA D'ORO

Sicuramente conosci l’aroma forte della curcuma, una spezia gialla che in cucina si usa per dare sapore ad alcuni cibi come minestre, riso, carne e che si può anche provare su verdure, legumi, cereali e negli impasti dolci di biscotti e pane. Per migliorarne l’assorbimento si consiglia di associarla al pepe: la piperina, infatti, aumenta la biodisponibilità dei principi attivi della curcuma e quindi i loro benefici sull’organismo, oltre a potenziare l’attività antiossidante. Anche le fonti di omega 3, come il pesce, e l’olio di semi di lino, di oliva, l’avocado, le noci e semi di chia, e gli alimenti che contengono quercetina (capperi, mele, cipolla rossa, sedano e agrumi) migliorano l’assorbimento della curcuma. Derivata dalla tradizione orientale, si ottiene dal rizoma della Curcuma longa, una pianta erbacea perenne, nota come “zafferano delle Indie”, perché conosciuta da Marco Polo durante i suoi viaggi e confrontata con lo zafferano. In passato veniva sfruttata secondo i principi ayurvedici e della medicina cinese per le sue proprietà di aumentare produzione e flusso della bile, di trattare le intossicazioni del fegato, nelle difficoltà digestive e contro le infiammazioni. La curcuma controlla l’infiammazione con diversi meccanismi (curcuminoidi), contrasta l’ossidazione (curcumina, che corrisponde al 70% dei curcuminoidi) e ha azione immunomodulante, proprietà che possono essere sfruttate nel trattamento e soprattutto nella prevenzione di molte patologie, anche croniche, come:

  • colon irritabile e intolleranza ad alcuni alimenti, in cui lo stato infiammatorio determina l’alterazione della motilità intestinale. La curcuma, inoltre, ha un’azione miorilassante sull’intestino;
  • disturbi osteoarticolari (artrosi, artrite reumatoide), caratterizzati da usura ed infiammazione delle componenti delle articolazioni;
  • sindrome metabolica, in cui l’infiammazione cronica è associata ad obesità, diabete e ipercolesterolemia;
  • alcuni tipi di cancro, in cui i processi infiammatori sono una componente caratteristica ed hanno un ruolo nella progressione delle neoplasie;
  • patologie neurodegenerative (Alzheimer e Parkinson), prevenendo alcuni meccanismi che conducono alla degenerazione delle cellule cerebrali. Inoltre, sembra che la curcuma allevi la depressione, aumentando i livelli di serotonina e dopamina.

La curcuma è una spezia che non ha particolari controindicazioni e si può assumere fino a due cucchiaini al giorno in polvere, ma non oltre per non irritare lo stomaco. È preferibile non portarla ad alte temperature per non deteriorarne i principi attivi, quindi si può aggiungere poco prima di consumare la pietanza o la bevanda. Scegli la curcuma biologica della miglior qualità oppure rivolgiti al vasto assortimento di integratori per la tua dose giornaliera antiossidante!