Vitamina D

Salita alla ribalta durante la pandemia da Covid-19 per il suo ruolo di sostegno al sistema immunitario, la vitamina D ha azione immunomodulante sulle cellule immunitarie regolando la loro attività e potenziandola in presenza di aggressioni esterne. In particolare, è noto il suo effetto protettivo nei confronti dei patogeni che possono entrare in contatto con l’organismo, stimolando i globuli bianchi. La sua carenza è stata collegata ad una maggior possibilità di peggioramento delle infezioni virali, quindi, è importante mantenere sempre delle riserve di questa vitamina nell’organismo: è stato dimostrato, infatti, che assumere adeguati livelli di vitamina D può diminuire i fattori di rischio nella trasmissione del virus Covid-19.

Al giorno d’oggi la vitamina D è considerata molto più di una vitamina: è un vero e proprio ormone, in grado di influenzare organi e tessuti. La sua funzione più conosciuta è la fissazione del calcio nelle ossa ed è fondamentale per il ruolo del calcio nel dare solidità alla struttura scheletrica. La vitamina D, in sinergia con il calcio, è anche importante per la funzionalità dell’apparato cardiovascolare: contribuisce a mantenere in buono stato i vasi sanguigni e regola la pressione sanguigna. Le principali azioni della vitamina D sono:

  • formazione delle ossa, importante sia in fase di crescita che in prevenzione di alcune malattie delle ossa, come l’osteoporosi;
  • modulazione del sistema immunitario;
  • influenzare il tono dell’umore, attraverso il supporto alla produzione di serotonina, endorfine e dopamina, neurotrasmettitori contro lo stress e a favore del buonumore e della felicità.

Le fonti di vitamina D

Le principali fonti di vitamina D dall’alimentazione sono pesce e uova, ma la maggiorparte viene sintetizzata nella pelle esposta al sole: la luce solare converte il colesterolo circolante (7-deidrocolesterolo) in vitamina D. I mesi invernali e, più in generale, trascorrere molto tempo in luoghi chiusi, sono condizioni che predispongono alla carenza nell’organismo. Il nostro stile di vita nella stagione fredda determina un maggior fabbisogno di vitamina D, perché il tempo è trascorso soprattutto in ambienti chiusi e poco illuminati dal sole. Anche l’esposizione solare estiva sembra non essere sufficiente a ricoprire il reale fabbisogno di questa vitamina. Quindi, pur essendo prodotta naturalmente nel nostro organismo, ci troviamo costitutivamente in uno stato di carenza di vitamina D.

Carenza e integratori

Molti non sono consapevoli della loro ipovitaminosi D perché per rivelarla è necessario sottoporsi a un parere medico dopo un prelievo di sangue e questo non costituisce un controllo di routine. Inoltre, la carenza non si manifesta con dei sintomi facili da individuare (frequente malattia, problemi alle ossa e ai muscoli, facile tristezza e irritabilità).

In questo caso è necessario sopperire alla carenza assumendo integratori specifici. La carenza viene valutata attraverso l’esame del sangue: è lieve se i livelli plasmatici di vitamina D sono inferiori a 30 ng/ml di sangue, grave se i valori sono sotto i 10 ng/ml.

Esistono due forme di vitamina D nell’organismo: D3 (colecalciferolo), di origine vegetale, e D2 (ergocalciferolo), di origine animale dal colesterolo. Integratori alimentari di vitamina D3 sono, quindi, compatibili con una dieta vegana, che esclude l’assunzione delle sue fonti alimentari (pesci grassi, uova, olio di fegato di merluzzo, fegato e burro).

La vitamina D3 si trova disponibile in diversi formati, anche in compresse e gocce, molto pratiche da assumere anche dai soggetti con difficoltà a deglutire le pastiglie. Il dosaggio è generalmente 1000 UI (unità internazionali) per compressa corrispondenti a 25 mcg di vitamina D3.

Associazione con vitamina K2

In molti integratori la vitamina D3 è formulata con la vitamina K2, come mai?

Per la salute di ossa e denti è fondamentale l’apporto di calcio, che viene riassorbito e deposto, costituendo il processo di rimodellamento osseo. Si deve favorire l’accumulo di calcio, ma al tempo stesso quest’accumulo deve essere regolato, per evitare fenomeni di calcificazione. La vitamina K è un’altra vitamina liposolubile, anch’essa importante per la salute delle ossa e cardiovascolare. Agisce in sinergia con la vitamina D, che promuove la produzione di proteine, le quali hanno bisogno della vitamina K per funzionare.

Infatti, gli studi evidenziano che questa associazione negli integratori alimentari è in grado di ottimizzare la supplementazione di vitamina D, poiché riduce uno dei possibili effetti collaterali, che è l’aumento eccessivo dei livelli di calcio. La vitamina K2, infatti, attraverso l’attivazione della proteina osteocalcina e di altre proteine, impedisce l’accumulo di calcio nei tessuti molli e all’interno dei vasi sanguigni.

L’integrazione di vitamina D con vitamina K è quindi utile per la salute delle ossa e il benessere cardiovascolare, mentre bisognerebbe fare attenzione all’assunzione di vitamina D ad alto dosaggio e senza controllo medico.

Vitamina D e sport

Negli sportivi la vitamina D è cruciale: lo scheletro è molto sollecitato con l’attività sportiva (durante la corsa ad esempio), ma i minerali sono persi attraverso la sudorazione. Una carenza di vitamina D, associata a una perdita della densità minerale ossea espone gli sportivi ad una maggior rischio di fratture da stress, qualunque sia il livello atletico e l’età. Inoltre, la vitamina D migliora la forza muscolare: la scoperta di un recettore per la vitamina D nei muscoli suggerisce un suo ruolo nel funzionamento del tessuto muscolare, influisce sulla forza, sul recupero e in generale sulla prestazione sportiva.

Per alcuni sportivi è possibile un quantitativo iniziale di 7000- 8000 UI/al giorno per poi diminuire alla dose di 1000-2000 UI/al giorno.

La farmacista consiglia

Supporvit vitamina D + K contiene vitamina D3 associata a vitamina K2 per favorire il fisiologico processo di mineralizzazione ossea e mantenere ossa normali, soprattutto in età avanzata, più a rischio di osteoporosi associata alla post-menopausa. Inoltre, è utile per gli sportivi, grazie agli effetti della vitamina D3 su contrazione e trofismo muscolare, oltre che per la stimolazione del sistema immunitario.

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