La regina delle vitamine

Cominciamo ad assumerla non appena compaiono i sintomi influenzali, vediamo aumentare i contagi nella popolazione, o in anticipo, nel tentativo di proteggersi dai malanni della stagione fredda: è la vitamina C, conosciuta come principale alleato del sistema immunitario. Non cura direttamente i sintomi, ma contribuendo alla normale funzionalità delle difese immunitarie, aiuta a prevenire i disturbi stagionali e accelera la fase di guarigione.

Ne conosciamo tutti i benefici?

La vitamina C interviene in molti processi dell’organismo come cofattore, così offre un ventaglio di applicazioni come integratore alimentare:

  • antiossidante. Protegge le cellule dal danno ossidativo provocato dai radicali liberi, causa di invecchiamento e di alcune patologie. Infatti, se lo stress ossidativo cui è sottoposto l’organismo diviene eccessivo, si genera uno stato infiammatorio che può determinare la comparsa di alcune patologie croniche (ad esempio Parkinson, Alzheimer);
  • interviene nella formazione del collagene, proteina utile per il mantenimento dei tessuti connettivi, in particolare vasi sanguigni, denti e gengive, pelle e articolazioni. Infatti, la carenza di vitamina C causa lo scorbuto, che si manifesta anche con sanguinamento delle gengive, capillari fragili, ferite che guariscono con difficoltà. La vitamina C è quindi anche un ingrediente utilizzato negli integratori che favoriscono la bellezza della pelle e agiscono contro i segni dell’età;
  • contrasta stanchezza e anemia, poiché favorisce l'assorbimento del ferro, necessario per la sintesi di emoglobina e la produzione di globuli rossi. Per questo la vitamina C risulta fondamentale per attenuare il senso di affaticamento muscolare che caratterizza l’anemia;
  • rigenera la vitamina E nella forma utile per proteggere la pelle dai raggi UV;
  • contribuisce al buon funzionamento del sistema nervoso ed è coinvolta nella sintesi di alcuni neurotrasmettitori, stimolando le facoltà cognitive come memoria, concentrazione e lucidità mentale, e favorendo un tono dell’umore positivo;
  • è coinvolta nel metabolismo energetico, nel metabolismo di proteine, carnitina e ormoni, per questo ha come indicazione la riduzione di stanchezza ed affaticamento.

Vitamina idrosolubile (solubile in acqua), se assunta, non viene accumulata a lungo nell’organismo, ma l’eccesso rispetto al fabbisogno viene eliminato. Deve essere introdotta con la dieta o un integratore, perché l’organismo non è in grado di produrla. Su 100 mg assunti al giorno, l’80% viene assorbito a livello gastrointestinale, per questo negli integratori deve essere formulata in modo da avere un’alta biodisponibilità.

Come dichiarato dall’EFSA (European Food Safety Authority), il fabbisogno di vitamina C (Assunzione raccomandata per la popolazione - PRI) per gli adulti è 110 mg/ giorno (uomini) e 95 mg/ giorno (donne). Questi valori devono essere riconsiderati al verificarsi di alcune situazioni:

  • gravidanza e allattamento. È consigliata un’ulteriore quantità di 10 mg/giorno per le donne in gravidanza, poiché la vitamina C è trasferita anche al feto, e di 60 mg/giorno in allattamento nei primi 6 mesi di vita del bambino, poiché parte della vitamina C assunta è secreta nel latte materno;
  • infezioni intestinali, malattie renali, alterazioni di carattere infiammatorio o degenerativo che colpiscono la mucosa dell’apparato digerente (morbo di Crohn, colite ulcerosa, tumori), perché in questi casi l’assorbimento di vitamina C è ridotto;
  • fumo, che aumenta il carico ossidativo dell’organismo e riduce la capacità di assimilazione di vitamina C. I fumatori dovrebbero assumere una doppia quantità di vitamina C rispetto al fabbisogno raccomandato;
  • antiacidi e antidiabetici, che alterando l’ambiente gastrointestinale, possono diminuire la quota di vitamina C assorbibile
  • età avanzata, poiché fisiologicamente con l’età la capacità di assorbimento si riduce.

Si consiglia l’assunzione di vitamina C in tutti i casi in cui il sistema immunitario sia indebolito, in prevenzione, anche in presenza di sintomi a carico dell’albero respiratorio (raffreddore, influenza, mal di gola, tosse), per contribuire a rinforzare le difese e facilitare il processo di guarigione.

In caso di alcune patologie dell’occhio è suggerita l'assunzione di vitamina C, per prevenire il peggioramento dei sintomi (degenerazione maculare) o avere un più basso rischio di svilupparli (cataratta).

Qual è il dosaggio consigliato?

Assumere attraverso gli alimenti la vitamina C non è complicato, perché si trova in frutta e verdura di stagione fresche (o cotte a vapore). Infatti, luce, calore e ossigeno sono agenti che la degradano, come la lunga conservazione. Se l’alimentazione ne fosse carente e nelle situazioni in cui il fabbisogno è aumentato, come nella stagione invernale, l’integrazione con vitamina C è un apporto fondamentale alla dieta, nel caso questa non fosse in grado di soddisfare il fabbisogno e per colmare eventuali carenze. Gli integratori alimentari di vitamina C si trovano in compresse masticabili, capsule o bustine.

 

Naturale vs sintesi

 

Esistono integratori a base di vitamina C naturale e di sintesi, che differiscono per biodisponibilità. La fonte naturale più nota è rappresentata dai frutti di acerola (Malpighia glabra, una piccola ciliegia dei Caraibi e dell’Amazzonia), dove la vitamina C è associata ad altre sostanze antiossidanti, che in fitocomplesso influenzano positivamente le sue attività biologica e biodisponibilità. Supporvit Acerola 1000 è un integratore di vitamina C naturale: ogni compressa contiene 1000 mg di acerola e apporta 500 mg di vitamina C.

La vitamina C ad alto dosaggio in forma sintetica è disponibile nella linea Supporvit C sia in bustine con edulcorante da sciogliere in acqua che in compresse effervescenti, ognuna apporta 1000 mg di vitamina C.

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